INDUSTRIA 4.0: NOVITÀ IN LEGGE DI BILANCIO 2022
La Legge di Bilancio 2022 proroga i crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali e immateriali 4.0 fino al 2025, riducendo però la percentuale spettante.
La percentuale del credito d’imposta spettante scenderà progressivamente a partire dal 1° gennaio 2023, mentre per gli investimenti effettuati nel 2022 sono confermate le aliquote dal 40 al 10 per cento previste attualmente.
A partire dal 1° gennaio 2022 vengono confermate le aliquote del credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti in beni strumentali materiali di cui all’allegato A annesso alla legge n. 232 dell’11 dicembre 2016, modulate in relazione all’intensità dell’investimento. Nel dettaglio, il credito d’imposta è pari al:
- 40 per cento fino a 2,5 milioni di euro di investimento;
- 20 per cento da 2,5 a 10 milioni di euro;
- 10 per cento da 10 a 20 milioni di euro.
Si tratta delle aliquote già fissate dalla scorsa Legge di Bilancio, che solo per il 2021 ha previsto il riconoscimento di un bonus pari al 50, 30 e 10 per cento.
La Legge di Bilancio 2022 proroga l’agevolazione fino al 31 dicembre 2025, con possibilità di completare l’investimento entro il 30 giugno 2026 in caso di accettazione dell’ordine e pagamento di acconti pari almeno al 20 per cento entro la fine dell’anno.
Un’estensione che si affianca ad un “alleggerimento” del bonus Industria 4.0. Il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali 4.0 passa infatti, dal 1° gennaio 2023:
- al 20 per cento, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- al 10 per cento, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- al 5 per cento, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.
La misura dell’agevolazione riconosciuta viene di fatto dimezzata rispetto al 2022.
Le modifiche riguardano anche il credito d’imposta riconosciuto per i beni strumentali immateriali di cui al piano Industria 4.0, indicati nell’allegato B della Legge di Bilancio 2017.
Per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2023, con possibilità di differimento al 30 giugno 2024, il credito d’imposta riconosciuto è pari al 20 per cento del costo, fino al limite massimo di 1 milione di euro.
Dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024, con possibilità di differimento al 30 giugno 2025, il bonus fiscale scende al 15 per cento del costo, entro lo stesso limite massimo.
Dal 1° gennaio 2025 il credito d’imposta sarà pari al 10 per cento del costo.
La scadenza dell’agevolazione è fissata al 31 dicembre 2025, sempre con possibilità di fruire di ulteriori sei mesi per completare l’investimento nel caso di accettazione dell’ordine e pagamento del 20 per cento degli acconti.
Il 2022 rappresenta inoltre l’ultimo anno in cui sono agevolabili gli investimenti in beni strumentali “ordinari” (credito di imposta del 6%), dato che la legge di Bilancio 2022 non proroga l’agevolazione in parola.
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