CREDITO DI IMPOSTA RICERCA & SVILUPPO: CHIARIMENTI DALL’AGENZIA DELL’ENTRATE SULLA DICHIARAZIONE INTEGRATIVA ENTRO QUATTRO ANNI
L’interpello 396/2021 e la risposta diffusa il 9 giugno dall’Agenzia delle Entrate rivelano nuove interpretazioni relative alla fruizione del Credito d’Imposta per le attività di R&S che può essere dichiarato anche in un anno successivo alla sua maturazione ma entro il quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dell’anno in cui è stata effettuata la suddetta attività.
L’Agenzia delle Entrate esamina il riconoscimento dei benefici previsti dal Credito d’Imposta 2020 per investimenti in attività di ricerca e sviluppo sostenute nell’anno 2015 e successive al quarto anno a quello di presentazione della stessa.
La risposta 396 ricorda che la mancata indicazione nel quadro RU degli investimenti effettuati per le annualità precedenti in cui è maturata l’agevolazione o quelle successive, non è un ostacolo alla sua richiesta. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate precisa che le imprese intenzionate a beneficiare delle suddette agevolazioni debbino obbligatoriamente presentare:
- una dichiarazione integrativa per ciascun periodo d’imposta ancora integrabile, definendo nel quadro RU l’importo del credito spettante;
- il pagamento per ogni annualità di una sanzione con valore compreso tra euro 250,00 a euro 2.000,00 prevista dall’art. 8, comma 1 del D.lgs. n. 471/97;
- un’apposita documentazione contabile certificata da un revisore o da una società di revisione legale dei conti iscritti nel registro dei revisori legali.
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