LE ULTIME NOVITÀ SULLA TRANSIZIONE 5.0: SÌ AL CUMULO E ALLE SEMPLIFICAZIONI, NO ALL’AUMENTO DELLE ALIQUOTE
Il confronto con la Commissione Europea ha portato a importanti modifiche in un programma di incentivi destinato a sostenere gli investimenti delle imprese nell’innovazione verde. Le principali novità includono la semplificazione delle procedure per il calcolo del risparmio energetico, la possibilità di cumulo con altri incentivi nazionali ed europei, una maggiorazione per i pannelli fotovoltaici realizzati in Europa e l’introduzione di un’aliquota unica per gli investimenti fino a 10 milioni di euro.
Il Governo italiano ha recentemente comunicato significativi miglioramenti al piano Transizione 5.0. Questi cambiamenti sono stati inclusi in un emendamento al disegno di legge di bilancio, presentato alla Commissione Bilancio della Camera. Tra le principali novità, c’è la possibilità di cumulare il piano Transizione 5.0 con tutti gli altri incentivi, inclusi quelli finanziati dai fondi europei. Questo rappresenta una grande opportunità per le imprese, poiché potranno combinare più agevolazioni per ridurre i costi degli investimenti
Un’altra novità riguarda le aliquote degli incentivi: i primi due scaglioni di investimento (fino a 2,5 milioni e da 2,5 a 10 milioni) sono stati unificati, mantenendo le aliquote più alte del primo scaglione che nella nuova versione riguarda investimenti fino a 10 milioni. Questo non comporta un aumento delle aliquote, ma un allargamento delle agevolazioni, che diventano più favorevoli per gli investimenti più consistenti
Per quanto riguarda il settore del fotovoltaico, il piano prevede una revisione delle maggiorazioni sugli impianti. In passato, solo i pannelli fotovoltaici di tipo B e C venivano incentivati. Ora anche i pannelli di tipo A beneficeranno di incentivi maggiori, con percentuali che variano dal 30% al 50% a seconda del tipo di pannello. Questa modifica mira a incentivare l’uso di tecnologie fotovoltaiche più efficienti, rispondendo alla concorrenza dei pannelli extra europei a basso costo.
Il Governo ha anche semplificato le procedure per la sostituzione dei macchinari obsoleti. Le imprese potranno ora sostituire macchinari che hanno superato i 24 mesi dalla fine del loro piano di ammortamento con procedura più snelle. Inoltre, è stato previsto che le ESCo (Energy Service Company) possano beneficiare degli incentivi per gli investimenti che realizzano per conto delle imprese, considerando che questi interventi portano un reale miglioramento nell’efficienza energetica.
Le nuove disposizioni si applicano anche alle pratiche già avviate. L’annunciata proroga per la scadenza degli investimenti al momento risulta non recepita, lasciando il termine degli investimenti al 31 dicembre 2025.
Le modifiche e le semplificazioni annunciate mirano a rendere più accessibili gli incentivi previsti dal piano Transizione 5.0, dando alle imprese più opportunità per investire in tecnologie avanzate e sostenibili.
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