AL VIA IL NUOVO CODICE INCENTIVI: SEMPLIFICAZIONE E TRASPARENZA NELLE AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE

In attuazione della Legge n. 160 del 27 ottobre 2023, che ha delegato al Governo la revisione del sistema delle agevolazioni alle imprese, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 21 ottobre 2024, in esame preliminare, lo schema di decreto legislativo che introduce il Codice degli incentivi. Il testo è volto a riordinare l’offerta degli incentivi statali, rafforzando il coordinamento tra amministrazioni centrali ed enti locali, e a semplificare le procedure e la relativa strumentazione tecnica


FINALITÀ 

La bozza del nuovo Codice degli Incentivi, in attesa di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, introduce importanti novità che prefigurano un sistema più strutturato, trasparente e selettivo nell’erogazione degli aiuti alle aziende.

Alla base del Dlgs, proposto dal ministero delle Imprese e del made in Italy guidato da Adolfo Urso, c’è una valutazione sull’effettiva capacità delle imprese di utilizzare gli incentivi messi a disposizione dal Governo, per decidere poi se confermarli o puntare su altre misure.

 

Il Codice disciplina tutte le forme di incentivi destinati alle imprese, fatta eccezione di quelli fiscali fruiti tramite crediti d’imposta e incentivi legati all’accisa, che restano regolati da normative settoriali.

Si applica anche nelle regioni a statuto speciale, compatibilmente con i rispettivi statuti, e deve rispettare le regole sugli aiuti di Stato previste dall’Unione Europea.

I principali obiettivi perseguiti dal decreto sono:

  • razionalizzare le agevolazioni: standardizzare le procedure per l’accesso e la gestione delle agevolazioni pubbliche;
  • semplificare le procedure: digitalizzare le procedure e unificare gli strumenti tecnici tramite piattaforme nazionali come gov.it e il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA);
  • assicurare una maggiore trasparenza, definendo regole chiare per la programmazione e l’attuazione degli incentivi, migliorando la pubblicità e la conoscibilità delle opportunità disponibili.

 

 

QUALI POTREBBERO ESSERE LE NOVITA’

Una delle novità più significative introdotte dalla bozza del Codice degli Incentivi è l’obbligo, per le imprese, di presentare una comunicazione preventiva per accedere alle agevolazioni.

In particolare, fatta eccezione per i casi in cui è comunque prevista un’attività istruttoria di carattere tecnico ed economico, le imprese dovranno comunicare al soggetto gestore l’ammontare complessivo delle spese a fronte delle quali intendono beneficiare delle agevolazioni e la ripartizione negli anni della fruizione.

Il soggetto gestore dell’incentivo, singolo Ministero o società in-house, dovrà inoltre trasmettere mensilmente al Ministero dell’Economia i dati comunicati dalle imprese, a meno che il bando dell’incentivo non preveda una diversa cadenza, per consentire il monitoraggio della spesa ed evitare scostamenti di bilancio.

 

Ulteriore requisito introdotto dalla bozza del Codice degli Incentivi, riguarda l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per danni da eventi catastrofali.

L’articolo 9 del decreto legislativo, infatti, prevede espressamente l’esclusione dagli incentivi per le imprese che non si conformeranno a questa disposizione.

Si punta poi a una maggiore standardizzazione delle procedure attraverso dei bandi tipo e a elementi premianti per l’accesso alle agevolazioni, quali:

  • la parità di genere
  • il possesso del rating di legalità rilasciato dall’Antitrust
  • l’assunzione di persone con disabilità aggiuntive rispetto agli obblighi previsti
  • la valorizzazione della quantità e della qualità del lavoro giovanile e del lavoro femminile e del sostegno alla natalità.

Viene, inoltre, suggellato il principio di una quota minima delle risorse disponibili per ciascun incentivo a favore delle micro e Pmi, in misura del 60%, di cui almeno il 25% per le micro e piccole imprese.

 

Il ministro Urso parla di “Testo in grado di armonizzare al suo interno tutte le principali norme che governano i procedimenti di incentivazione.” Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti ufficiali.

 

 

 

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