IN ARRIVO 3,1 MILIARDI PER LE TECNOLOGIE STRATEGICHE DAI FONDI PR FESR

Oltre 3 miliardi dei fondi europei finanzieranno i progetti per lo sviluppo degli ambiti strategici individuati dalla Commissione Europea in relazione alle tecnologie digitali, tecnologie pulite, biotecnologie


FINALITÀ

Novità in merito la manovra prevista dal Decreto Coesione per sostenere la piattaforma Step (Strategic Technologies for Europe Platform), comunicate nel corso degli ultimi giorni dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal ministero del Lavoro al Dipartimento per le politiche di coesione dalle Regioni.

 

Il Decreto Coesione prevedeva due finestre temporali per effettuare la riprogrammazione, una entro il 31 agosto 2024 e una entro il 31 marzo 2025, con l’obiettivo di riorientare parte delle risorse PR FESR 2021-27 verso i tre grandi obiettivi di politica industriale europea.

I 3,1 miliardi sono stati riprogrammati nella prima finestra in chiusura a fine agosto.

 

Il Regolamento UE 2024/795 che ha istituito il programma Step si è posto due obiettivi: lo sviluppo o la fabbricazione di tecnologie critiche in tre ambiti:

  1. digitale e settori «deep tech» (come intelligenza artificiale, internet of things, blockchain);
  2. tecnologie pulite ed efficienti, incluse quelle a zero emissioni nette (come il fotovoltaico, eolico, elettrolizzatori, batterie, cattura e stoccaggio del carbonio, idrogeno per la mobilità sostenibile e lo stoccaggio delle energie rinnovabili);
  3. biotecnologie, compresi i medicinali critici.

 

Gli Stati membri che reindirizzano le risorse in questa direzione sono di fatto premiati con maggiore flessibilità nella gestione dei fondi di coesione e l’ammissibilità anche per le grandi imprese alle misure agevolative per gli investimenti innovativi.

 

Nei primi mesi del 2025 le Regioni aderenti presenteranno specifici bandi per l’utilizzo delle risprse stanziate per sostenere progetti di R&S e di investimento industriale funzionali all’introduzione di soluzioni negli ambiti strategici identificati. Tra le regioni che hanno aderito all’opportunità prospettata, l’Emilia-Romagna ha stanziato 61 milioni di euro per sostenere programmi di sviluppo nei tre ambiti strategici, la Lombardia intende dedicare 120 milioni di euro focalizzati sui programmi per le tecnologie pulite e il biotech ed il Lazio prevede 109 milioni su digitale e cleantech.

Nelle regioni del Sud Italia, la maggiore dotazione delle risorse di derivazione europea consente di potenziare la misura con circa 333 milioni per la Calabria, 569 milioni per la Puglia , e 581 per la Campania (utilizzati anche per finanziare bandi per le startup innovative e il progetto Quantum valley).

Queste ultime tre regioni hanno scelto di finanziare tutte e tre le tecnologie Step. La Sicilia con 615 milioni e la Sardegna, con 166 milioni concentrano le progettualità finanziabili esclusivamente sulle tecnologie digitali e cleantech.

Tra le Regioni in transizione, l’Umbria dovrebbe riprogrammare 30 milioni sui tre assi.

 

Ulteriori notizie dal Mimit, che riorienterà 300 milioni del Programma RIC – Ricerca Innovazione e Competitività -, a valere sul Fesr, introducendo i mini contratti di sviluppo, per finanziare programmi di investimento sulla doppia transizione digitale e green che abbiano un importo compreso tra 5 e 20 milioni.

Il ministero del Lavoro, invece, utilizzerà 240 milioni del Programma Giovani donne lavoro (Fse+) per incentivare l’autoimpiego nei settori del digitale e delle tecnologie pulite.

 

 

 

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